ANCI Lombardia, nell’ambito del progetto InLav Lombar..
La presentazione del progetto InLav Lombardia, nato dalla collaborazione tra Regione Lombardia (capofila), ANCI Lombardia e Università degli Studi di Milano Bicocca, ha caratterizzato il primo appuntamento a Lodi.
Impostazione, obiettivi e metodologia sono stati riassunti da Maria Antonia Molteni, animatrice territoriale del progetto. Attraverso una serie di attività, prima fra tutte la formazione. Il progetto vuole costruire un Modello InLav validato che possa essere applicato in diverse situazioni. Attualmente, il Modello, che prevede un sistema a governance e guida pubblica di Punti Unici di Accesso (PUA InLav) con un insieme integrato di servizi dedicati, si rivolge a un target specifico costituito dai cittadini di Paesi terzi residenti in Italia.
A completare la giornata è stato l’intervento di Paola Cavanna, Organizzazione Internazionale per le Migrazioni (OIM), esperta in attività di capacity building volte a contrastare lo sfruttamento lavorativo e l’emarginazione dei migranti in Italia.
L’incontro si è rivelato utile sia per far conoscere il progetto ai diversi soggetti che operano sul territorio, sia per sollecitare lo sviluppo o ampliamento delle reti presenti nel Lodigiano.
Abbiamo raccolto le impressioni di alcuni partecipanti.
Massimo Pagani, Consigliere della Provincia di Lodi, ha sottolineato che “l’ente provincia ha voluto dare avvio a questo progetto poiché crediamo che si tratti di una tematica molto importante ed è necessario prendere atto che il lavoro sommerso e lo sfruttamento sul lavoro sono criticità anche da noi. Come Provincia riteniamo fondamentale costruire una rete fra tutti i soggetti che operano in questo campo”.
Si è soffermata sul concetto di rete Roberta De Francesco, Viceprefetto Vicario della Prefettura, UTG Lodi, evidenziando che nel territorio sono già attive collaborazioni e che “questo progetto è fondamentale per ampliare la rete e lavorare più in sinergia. Come Prefettura, per esempio, voglio riprendere la collaborazione con OIM con cui avevo già lavorato in precedenza”.
L’esistenza di reti e collaborazioni già presenti sul territorio lodigiano ci è stata confermata da Enrico Chirieleison, Maresciallo Capo Guardia di Finanza di Lodi. “Collaboriamo da tempo sia con i Carabinieri del nucleo tutela del lavoro sia con l’Ispettorato del lavoro nel territorio lodigiano, ottenendo buoni risultati. Non conoscevo questo progetto, ne le realtà che lo hanno istituito e per questo proporrò ai miei superiori di approfondire la conoscenza in vista di una più stretta collaborazione”.
Sergio Madonini
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