Il progetto InLav Lombardia – Integrazione Lavoro Lombardia nasce dalla collaborazione tra Regione Lombardia (capofila), ANCI Lombardia e Università degli Studi di Milano Bicocca.
L’obiettivo del progetto è quello di attuare, nel territorio regionale, un intervento strutturato in risposta al problema dello sfruttamento lavorativo, fenomeno che interessa vari comparti produttivi e colpisce in modo particolare i soggetti più fragili e vulnerabili.
Il progetto intende sperimentare un modello per l’emersione del lavoro sommerso e per l’inclusione socio-lavorativa (Modello InLav), incentrato sull’aggancio, la presa in carico e lo sviluppo di percorsi di assistenza, protezione e inclusione.
InLav è rivolto alle vittime o potenziali vittime di sfruttamento lavorativo, con target specifico costituito dai cittadini di Paesi terzi, e prevede principalmente le seguenti attività:
Il Modello InLav, ispirato alle “Linee Guida nazionali in materia di identificazione, protezione e assistenza alle vittime di sfruttamento lavorativo in agricoltura”, prevede un sistema a governance e guida pubblica di Punti Unici di Accesso (PUA InLav) con un insieme integrato di servizi dedicati.
I PUA InLav si pongono l’obiettivo di sviluppare percorsi di intervento territoriali finalizzati a far emergere, contrastare i fenomeni di sfruttamento lavorativo e integrare strategie d’azione mirate all’inclusione socio-lavorativa.
Tali percorsi, differenziabili in base ai settori economici coinvolti e alle specificità socio-culturali dei territori e delle comunità di potenziali beneficiari target, saranno volti alla prevenzione e al contrasto dello sfruttamento lavorativo, valorizzando eventuali esperienze e collaborazioni già sviluppate su temi affini.
Considerando la complessità del fenomeno, il modello InLav prevede l’attivazione di una rete territoriale sinergica composta da molteplici soggetti, competenze e metodologie, indispensabili per garantire l’applicazione dei principi del meccanismo nazionale di referral previsto dalle Linee Guida Nazionali.
Regione Lombardia, capofila del progetto, svolge il ruolo di coordinamento strategico, tramite supervisione costante delle attività per garantire l’efficacia e la coerenza degli interventi. Con il progetto InLav, Regione Lombardia intende promuovere l’elaborazione di un modello di intervento replicabile in tema di contrasto allo sfruttamento lavorativo.
ANCI Lombardia, partner del progetto, promuove l’iniziativa sul territorio, garantendo l’adesione e il coinvolgimento dei Comuni lombardi. Facilita la collaborazione tra le amministrazioni locali, rendendo possibile un’azione capillare e integrata, affinché le vittime o potenziali vittime di sfruttamento lavorativo possano trovare supporto nei territori in cui risiedono e lavorano.
UNIMIB, partner del progetto, fornisce il supporto scientifico e metodologico per la valutazione e il monitoraggio delle attività progettuali. L’Università contribuisce alla definizione di un modello d’intervento basato su evidenze empiriche, migliorando le modalità operative e orientando verso soluzioni efficaci e sostenibili.
Regione Lombardia, attraverso Avviso pubblico regionale per acquisizione di manifestazioni di interesse, ha selezionato 12 Ambiti Territoriali Sociali lombardi per sperimentare il Modello InLav nei rispettivi territori mediante attivazione dei PUA InLav.
L’erogazione dei servizi presso i PUA InLav, definiti attraverso percorsi di co-progettazione, è garantita dalla collaborazione con gli Enti del Terzo Settore operanti nei rispettivi territori per promuovere l’inclusione socio-lavorativa delle vittime o potenziali vittime di sfruttamento lavorativo.
I 12 Ambiti Territoriali Sociali (ATS) selezionati partecipano al progetto InLav quali soggetti attuatori delegati per la realizzazione delle operazioni territoriali.
2. ATS Bergamo
4. ATS Desio
5. ATS Sebino
6. ATS Lecco
8. ATS Milano
10. ATS Suzzara
11. ATS Tradate
12. ATS Treviglio
Sperimentati 12 PUA InLav nuovi o tramite potenziamento servizi esistenti
Sottoscritti 12 Patti territoriali per la sostenibilità del modello InLav
Percorsi di formazione per 500 operatori pubblici e privati
Valutazione e validazione degli effetti prodotti dalle azioni realizzate
Campagna di sensibilizzazione e azioni formative rivolte a tutti gli ATS lombardi
Sviluppo di un Toolkit formativo per operatori pubblici, privati e del no-profit
Soggetti coinvolti nella rete
250 Operatori formati per reinserimento socio-lavorativo
250 Operatori formati per identificazione preliminare