Il progetto InLav LombardiaIntegrazione Lavoro Lombardia nasce dalla collaborazione tra Regione Lombardia (capofila), ANCI Lombardia e Università degli Studi di Milano Bicocca 

L’obiettivo del progetto è quello di attuare, nel territorio regionale, un intervento strutturato in risposta al problema dello sfruttamento lavorativo, fenomeno che interessa vari comparti produttivi e colpisce in modo particolare i soggetti più fragili e vulnerabili. 

Il progetto intende sperimentare un modello per l’emersione del lavoro sommerso e per l’inclusione socio-lavorativa (Modello InLav), incentrato sull’aggancio, la presa in carico e lo sviluppo di percorsi di assistenza, protezione e inclusione.  

InLav è rivolto alle vittime o potenziali vittime di sfruttamento lavorativo, con target specifico costituito dai cittadini di Paesi terzi, e prevede principalmente le seguenti attività: 

  • Attivazione di un’azione regionale di sistema, finalizzata a sostenere e sviluppare le competenze degli operatori pubblici e privati impegnati nelle politiche sociali e nelle politiche per il lavoro;
  • Sperimentazione territoriale di 12 Punti Unici di Accesso (PUA InLav) e relativi servizi a beneficio delle vittime o potenziali vittime di sfruttamento lavorativo; 
  • Valutazione degli effetti delle azioni realizzate, standardizzando e validando le innovazioni apportate con i processi, i servizi e gli interventi sperimentati;
  • Capacity building dei soggetti territoriali, per rendere possibili interventi efficaci in sede di sperimentazione nonché per garantirne la sostenibilità futura, in particolare attraverso previsione di sottoscrizione di 12 Patti territoriali per l’emersione del lavoro sommerso e l’inclusione, in raccordo con le politiche regionali.

Il modello InLav 

Il Modello InLav, ispirato alle “Linee Guida nazionali in materia di identificazione, protezione e assistenza alle vittime di sfruttamento lavorativo in agricoltura”, prevede un sistema a governance e guida pubblica di Punti Unici di Accesso (PUA InLav) con un insieme integrato di servizi dedicati. 

I PUA InLav si pongono l’obiettivo di sviluppare percorsi di intervento territoriali finalizzati a far emergere, contrastare i fenomeni di sfruttamento lavorativo e integrare strategie d’azione mirate all’inclusione socio-lavorativa.

Tali percorsi, differenziabili in base ai settori economici coinvolti e alle specificità socio-culturali dei territori e delle comunità di potenziali beneficiari target, saranno volti alla prevenzione e al contrasto dello sfruttamento lavorativo, valorizzando eventuali esperienze e collaborazioni già sviluppate su temi affini. 

Considerando la complessità del fenomeno, il modello InLav prevede l’attivazione di una rete territoriale sinergica composta da molteplici soggetti, competenze e metodologie, indispensabili per garantire l’applicazione dei principi del meccanismo nazionale di referral previsto dalle Linee Guida Nazionali. 


Gli attori del progetto

Regione Lombardia

Regione Lombardia, capofila del progetto, svolge il ruolo di coordinamento strategico, tramite supervisione costante delle attività per garantire l’efficacia e la coerenza degli interventi. Con il progetto InLav, Regione Lombardia intende promuovere l’elaborazione di un modello di intervento replicabile in tema di contrasto allo sfruttamento lavorativo. 

ANCI Lombardia 

ANCI Lombardia, partner del progetto, promuove l’iniziativa sul territorio, garantendo l’adesione e il coinvolgimento dei Comuni lombardi. Facilita la collaborazione tra le amministrazioni locali, rendendo possibile un’azione capillare e integrata, affinché le vittime o potenziali vittime di sfruttamento lavorativo possano trovare supporto nei territori in cui risiedono e lavorano. 

Università degli Studi di Milano Bicocca 

UNIMIB, partner del progetto, fornisce il supporto scientifico e metodologico per la valutazione e il monitoraggio delle attività progettuali. L’Università contribuisce alla definizione di un modello d’intervento basato su evidenze empiriche, migliorando le modalità operative e orientando verso soluzioni efficaci e sostenibili. 


Soggetti attuatori: gli Ambiti Territoriali Sociali lombardi

Regione Lombardia, attraverso Avviso pubblico regionale per acquisizione di manifestazioni di interesse, ha selezionato 12 Ambiti Territoriali Sociali lombardi per sperimentare il Modello InLav nei rispettivi territori mediante attivazione dei PUA InLav. 

L’erogazione dei servizi presso i PUA InLav, definiti attraverso percorsi di co-progettazione, è garantita dalla collaborazione con gli Enti del Terzo Settore operanti nei rispettivi territori per promuovere l’inclusione socio-lavorativa delle vittime o potenziali vittime di sfruttamento lavorativo. 

I 12 Ambiti Territoriali Sociali (ATS) selezionati partecipano al progetto InLav quali soggetti attuatori delegati per la realizzazione delle operazioni territoriali.

1. ATS Alto e Basso Pavese

2. ATS Bergamo

3. ATS Carate Brianza 

4. ATS Desio 

5. ATS Sebino 

6. ATS Lecco 

7. ATS Mariano Comense 

8. ATS Milano 

9. ATS Somma Lombardo 

10. ATS Suzzara  

11. ATS Tradate

12. ATS Treviglio 


Il processo progettuale

Fase 1

Attivazione dei Punti Unici di Accesso

  • Organizzazione e attivazione dei PUA InLav e della rete territoriale
  • Attività di sensibilizzazione e formazione

Fase 2

Erogazione dei servizi InLav

  • Contatto e identificazione
  • Presa in carico e accompagnamento
  • Protezione
  • Interventi sociali
  • Interventi formativi e di inserimento lavorativo
  • Housing e mobilità

Fase 3

Monitoraggio dell’Attività dei PUA InLav

  • Raccolta e organizzazione dati per il monitoraggio

Principali risultati attesi

12 PUNTI UNICI DI ACCESSO

Sperimentati 12 PUA InLav nuovi o tramite potenziamento servizi esistenti

12 PATTI TERRITORIALI

Sottoscritti 12 Patti territoriali per la sostenibilità del modello InLav

SVILUPPO COMPETENZE

Percorsi di formazione per 500 operatori pubblici e privati

MODELLO INLAV VALIDATO

Valutazione e validazione degli effetti prodotti dalle azioni realizzate

91 AMBITI COINVOLTI

Campagna di sensibilizzazione e azioni formative rivolte a tutti gli ATS lombardi

TOOLKIT FORMATIVO

Sviluppo di un Toolkit formativo per operatori pubblici, privati e del no-profit

 

1200 BENEFICIARI

Soggetti coinvolti nella rete

500 OPERATORI

250 Operatori formati per reinserimento socio-lavorativo

250 Operatori formati per identificazione preliminare

 

Partner di progetto